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Innovation management: che cos'è

Siamo professionisti regolarmente iscritti all’albo degli Innovation Manager con più di 20 anni di esperienza nella gestione aziendale e nei processi di digital transformation.


L’Innovation Manager è un professionista che aiuta le aziende nei processi di trasformazione digitale, aumentando il grado di innovazione dei processi interni e la competitività dell’impresa sul mercato.

Il suo lavoro si concretizza nell’assicurare la gestione delle attività riguardo ai processi di innovazione del business, in termini di processi organizzativi, prodotti e servizi, management e governance, stimolando la ricerca e il consolidamento di soluzioni innovative e legate alla digital transformation, favorendo così la crescita del business aziendale e migliorando la competitività nel mercato di riferimento.

Le logiche di Innovation Management permettono di interpretare ed analizzare i processi attuali per poi sviluppare progetti di digitalizzazione o riorganizzazione aziendale e Business process reengineering, tenendo sotto controllo durante tutte le fasi i KPI operativi per garantire il rispetto degli obiettivi di progetto.

 - Polo Innovativo

La figura dell’Innovation Manager sta attirando su di sé attenzioni sempre maggiori, affermandosi come una delle principali risorse che le aziende italiane potranno sfruttare per migliorare le proprie performance.

L’Innovation management diventa molto importante per quanto riguarda le sfide che le aziende dovranno affrontare riguardo ai processi di digitalizzazione, nei quali la presenza di figure di professionisti in grado di indirizzare il progetto nella giusta direzione è un presupposto fondamentale per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Il Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) ha inoltre deciso di creare un albo degli Innovation manager, in cui tali consulenti possono iscriversi dimostrando le loro competenze e la loro esperienza.

Lo stesso Mise ha messo a disposizione degli incentivi e agevolazioni, stimolando così le aziende nell'avviare progetti di Innovation Management in grado di fare la differenza e permettendo alle realtà italiane di migliorare e crescere in maniera esponenziale nei prossimi anni.

Vediamo di cosa si occupa l’Innovation manager, quali sono le sue competenze e come può aiutare la tua azienda ad ottenere un vantaggio competitivo.




Vuoi avviare un progetto di Innovation Management per le tua impresa?




 - Polo Innovativo

Innovation management: a chi è utile l'Innovation Manager

L’innovazione è una delle maggiori priorità per gli imprenditori, soprattutto all’interno di un mercato in continua evoluzione.

Tuttavia individuare l’approccio in grado di offrire il miglior ROI (Return On Investment), non è un’operazione banale. Avviare progetti innovativi in collaborazione con un Innovation Manager permette di eliminare le congetture di questo processo, valutando il corretto rapporto rischio/opportunità e implementando le soluzioni migliori per la tua organizzazione.

Se sfruttate nel modo corretto, i processi di Innovation Management diventano delle attività sistematiche in grado di introdurre pratiche innovative in tutta l’azienda, dando origine ad una cultura creativa in grado di generare idee su base continua.

Per fare questo gli obiettivi di innovazione complessi e su larga scala dovranno essere suddivisi in obiettivi maggiormente controllabili, che permetteranno di giungere alla meta passo per passo e con l’aiuto di tutto il team aziendale e della collaborazione con l'Innovation Manager.



Metodologie e approcci innovativi nell'Innovation Management

Le aziende possono gestire i processi di Innovation Management secondo varie metodologie e approcci in base alla loro struttura e alle risorse a loro disposizione


Innovazione incrementale

Riguarda l’apporto di modifiche e miglioramenti nel tempo ad un prodotto o servizio esistente.

Può includere la riduzione dei costi, l’aggiunta di nuove funzionalità e l’implementazione di nuove metodologie e processi per migliorare il prodotto o rendere più accessibile.

L’esempio perfetto sono gli aggiornamenti dei software, con cui si aggiungono nuove funzionalità in base alle richieste dei clienti e basandosi sulla struttura preesistente.

Disruptive Innovation

Le disruptive innovation implicano invece l’adozione di cambiamenti radicali, che comportano maggiori rischi ma allo stesso tempo maggiori opportunità di ritorno sull’investimento. Queste innovazioni possono potenzialmente modificare la struttura del mercato in cui agiscono, costringendo i competitor ad adattarsi alle nuove tecnologie pur di proseguire la propria attività.

Questo tipo di innovazione è caratteristica del modello di business delle start up, mentre le grandi imprese preferiscono spesso restarne alla larga visti gli elevati rischi.

Radical Innovation

Prevedono la creazione di nuove soluzioni tecnologiche innovative e non possedute dall’impresa, ma che continuano a soddisfare i bisogni dello stesso target di consumatori.

Un esempio è l’introduzione delle auto elettriche o a idrogeno.

Architectural Innovation

Quest’ultima tecnologia è la più complessa da sviluppare, poiché prevede lo sviluppo di nuove competenze tecnologiche rivolte a nuovi mercati.



I principali approcci innovativi nell'Innovation Management


Approccio integrativo

Si concentra sull’individuazione del metodo migliore con cui l’innovazione si può integrare al meglio nella struttura organizzativa esistente, valutando vincoli, resistenze e rischi.

Approccio emergente

In questo caso l’obiettivo principale è quello di individuare tendenze di mercato e tecnologie emergenti per valutare le migliori opportunità di innovazione.

Approccio customer-centric

L’approccio incentrato sul cliente implica l’analisi dei bisogni e desideri dei clienti e altri stakeholder esterni, per individuare quale tipologia di innovazione avrà successo sul mercato.

Approccio attivo

Questo approccio si concentra sull’individuazione di opportunità di miglioramento a basso rischio, sfruttando le potenzialità delle innovazioni incrementali. Questo permette di avere un ottimo grado di innovazione ad un rischio basso e di salvaguardare i mercati esistenti senza stravolgere la struttura aziendale.

Approccio autodistruttivo (self disruptive)

Gli sforzi sono focalizzati sulla modifica delle componenti fondamentali di un modello di business, in previsione di sconvolgimenti su larga scala del mercato di riferimento che richiedono importanti modifiche tecnologiche ed innovative.



Digitalizzazione dei processi: cos’è e perché è importante per le aziende


Sebbene il grado di digitalizzazione delle aziende italiane sia minore rispetto al resto d’Europa, le aziende stesse si stanno rendendo conto dell’importanza di avere dei processi interamente digitalizzati e dei vantaggi che questo può portare in termini di efficienza e benessere aziendale.

Fino a poco tempo fa iniziative di Innovation Management e digitalizzazione dei processi venivano considerate come una perdita di tempo e di risorse, un investimento notevole e superfluo che avrebbe potuto portare buoni risultati soltanto nel medio/lungo periodo.

Questo avviene soprattutto nelle imprese operanti secondi i classici paradigmi del “si è sempre fatto così”, mentalità contro la quale un Innovation manager deve combattere ogni giorno.

Oggi la mentalità degli imprenditori è tuttavia cambiata. Il sempre maggiore grado di competitività costringe a trovare soluzioni rapide in grado di rendere agevoli ed efficienti i processi aziendali sotto ogni punto di vista.

Questo diventa ancora più importante per le PMI (Piccole e medie imprese), le quali devono convivere all’interno di un mercato competitivo caratterizzato da un’elevata incertezza, ancor di più dopo le nuove sfide presentatesi dopo il periodo pandemico.

Digitalizzare i processi non significa semplicemente trasformare le risorse gestite tramite strumenti cartacei in documenti elettronici, da conservare e gestire tramite il proprio computer.

Digitalizzazione significa in realtà molto di più. Significa adattare tutti i processi aziendali alle esigenze imposte dalla rivoluzione digitale, in cui prontezza nelle decisioni ed efficienza dei processi sono delle componenti cruciali.

Questo è come si può comprendere un processo complesso, che richiede in primis proprio un cambio netto di mentalità dei dirigenti e di conseguenza rivedere le principali strategie e i processi produttivi.

Spesso perciò la trasformazione digitale è accompagnata da una vera e propria ristrutturazione aziendale come un BPR (Business Process Reeingeneering). Per capire la strada migliore da intraprendere la soluzione è quella di affidarsi ad una consulenza di Innovation Management.

Avviare un processo di digitalizzazione accompagnati dalla competenza di un Innovation Manager porta con sé notevoli vantaggi, soprattutto per le piccole e medie imprese.

Queste aziende hanno solitamente un livello di digitalizzazione basso, anche a causa delle scarse risorse economiche a loro disposizione, e dei cambiamenti anche piccoli possono portare a migliorare le performance in modo esponenziale.

È evidente che l’eliminazione di risorse cartacee permette di risparmiare spazio e risorse, gestire meglio le informazioni e rendere più sostenibile la propria azienda. Tutto questo porta ad un notevole risparmio anche in termini di tempo, uno dei vantaggi sicuramente più richiesti da parte degli imprenditori.



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In cosa consiste l'Innovation Management

L’Innovation manager è una figura in grado di affiancare le aziende nei progetti di trasformazione tecnologica e digitalizzazione dei processi.

Secondo il decreto stipulato dal Mise (di cui parleremo più avanti), l’Innovation manager è un “professionista specializzato in ambito digitale, in grado di interpretare, definire e realizzare progetti e processi di digitalizzazione e riorganizzazione aziendale”.

Durante il suo lavoro questa figura si interfaccia con i vari settori dell’organizzazione, analizzandone il contesto, i punti deboli e quello di forza ed identificando soluzioni strategiche ed innovative.

 - Polo Innovativo

Tali soluzioni hanno l’obiettivo di favorire il cambiamento culturale all’interno dell’intera azienda identificando il migliore percorso da intraprendere mantenendo un equilibrio tra rischio e opportunità. Esistono infinite opportunità per migliorare i processi, l’innovation management ti permette di identificare quelli maggiormente profittevoli riducendo al minimo il rischio di insuccesso.

Il lavoro che l’Innovation Manager svolge nell’azienda durante un progetto di Innovation Management può dunque essere riassunto in 4 fasi:


Individuazione delle opportunità di miglioramento

osservando le pratiche aziendali e controllando i KPI (Key Performance Indicator) l’Innovation manager individuerà le aree poco efficienti e le opportunità di miglioramento.

Progettazione delle soluzioni

dopodiché è il momento di individuare le soluzioni da implementare e testarle attraverso prototipi funzionali e proiezioni per essere certi di aver eseguito correttamente i calcoli. Questo permetterà di valutare se il progetto di Innovation Management è fattibile o meno.

Implementazione delle soluzioni

dopo aver progettato e schedulato le attività da eseguire l’Innovation Manager dovrà implementare le soluzioni, assicurandosi che queste vengano recepite da tutti i membri dell’azienda.

Controllo dei risultati

la fase finale riguarda il controllo dei risultati, per assicurarsi che questi abbiano effettivamente portato i risultati previsti in fase di pianificazione.


Non esiste un vero e proprio percorso per diventare Innovation manager, tuttavia possono essere individuate alcune skills che ognuno di questi professionisti dovrebbe possedere per svolgere con successo il suo ruolo. Tali competenze formano la base dei prerequisiti per potersi iscrivere all’albo degli Innovation Manager.

Le competenze tecniche più diffuse nel campo dell'Innovation Management spaziano dalla gestione aziendale, tecnologia e innovazione, gestione dei processi e mercati finanziari. Oltre a queste sono ancora più fondamentali le soft skills, definibili come competenze trasversali e abilità personali.

Queste ultime sono fondamentali poiché un Innovation manager si trova ad affrontare ogni giorno situazioni ostili come ambienti poco reattivi verso al cambiamento e con uno stile di leadership vecchio stile.

Una delle principali soft skills è la creatività e la curiosità verso l’innovazione e le nuove tecnologie, in grado di stimolare la ricerca di soluzioni alternative e l’apertura mentale.

La leadership è anch’essa fondamentale, permettendo di gestire il team di progetto, motivare le persone e diffondere con successo la cultura del cambiamento e dell’innovazione. Inoltre è fondamentale essere in grado di adattarsi in contesti diversi ed identificare lo stile di leadership che si sposa al meglio con tale contesto.

Un buon Innovation manager deve essere dotato di un’ottima visione strategica, la quale permette di identificare i maggiori trend di mercato in linea con gli obiettivi dell’organizzazione in cui sta lavorando.

Il problem solving è un’ulteriore soft skill fondamentale data l’elevata probabilità che si presentino problemi durante l’esecuzione dei progetti di miglioramento.


Ulteriori competenze e caratteristiche che un Innovation Manager deve avere sono:


  • Esperienza in vari settori industriale, nei processi produttivi, nell’area della gestione dei sistemi informativi, dell’organizzazione, nell’area della gestione dei progetti e della supply chain
  • Comprendere la Value Chain di un’impresa includendo le logiche di integrazione sia a “monte” della catena (fornitori, conto terzisti, terze parti in generale) che a “valle” (Clienti, carrier logistici
  • Conoscere le piattaforme digitali e le logiche dell’Industria 4.0
  • Conoscenze di Project Management
  • Capacità comunicative, di adattamento all’organizzazione in cui si trova e forti doti di leadership
  • Conoscenza delle metodologie di system integration, cybersecurity e digitalizzazione dei processi
  • Capacità di interpretare i modelli di business e le logiche di Change Management
  • Padroneggiare i vari sistemi di gestione aziendali: ERP, MES, CRM, SCM, PLM, Big Data


Perché avviare un progetto di Innovation Management

Un Innovation manager può aiutare la tua azienda a compiere il passo decisivo per diventare una realtà affermata nel settore nel quale opera.

Esistono numerosi finanziamenti e opportunità che permettono agli imprenditori di coprire le spese riguardo ai progetti migliorativi, in settori come:


  • Integrazione e digitalizzazione dei processi
  • Cyber security
  • Data analysis e misurazione KPI
  • Robotica avanzata e collaborativa
  • Controllo ed efficientamento della produzione

Le attività svolte dall’Innovation manager portano ad un ritorno dell’investimento in tempi rapidi e le agevolazioni sopra citate permettono di coprire i costi necessari allo sviluppo dei progetti, rendendoli alla portata di qualsiasi tipologia di imprese.

Una PMI che una quantità limitata di fondi a disposizioni sarà anch’essa in grado di migliorare i propri processi senza perdere eccessivamente liquidità.

L’innovazione è un processo che coinvolge l’intera organizzazione, partendo dai dirigenti e i manager e arrivando fino agli addetti alla produzione. Tutte queste componenti devono agire in simbiosi per far sì che i processi innovativi vengano implementati efficacemente.

Spesso molte aziende non hanno a disposizione gli strumenti, le competenze o semplicemente lo spirito di iniziativa per avviare progetti di cambiamento. È proprio qui che la figura dell’Innovation manager diventa importante, diventando un punto di riferimento per tutta l’azienda.

Di seguito elenchiamo alcuni buoni motivi per affidarsi ad un professionista dell’innovazione per migliorare i propri processi:


Complessità dei processi innovativi

I processi di miglioramento tecnologico e trasformazione digitale sono operazioni complesse che richiedono conoscenze specifiche e una dettagliata pianificazione delle attività. Affidandosi ad un Innovation Manager è possibile proseguire la gestione del proprio core business.

Riduzione dei costi e aumento del benessere aziendale

L’introduzione di nuove tecnologie e nuovi processi innovativi porta innumerevoli vantaggi all’organizzazione. Processi maggiormente efficienti causano una riduzione dei costi operativi e un miglioramento netto del benessere dei dipendenti.

Condizioni di mercato e filosofia del miglioramento continuo

Il mercato nell’economia moderna è in continua evoluzione e per questo motivo è fondamentale restare a passo con l’innovazione e ancora meglio tentare di anticipare i trend e diventare un punto di riferimento per le imprese del settore. Inoltre l’innovazione è un processo continuo, che non si conclude dopo aver completato le prime attività e per questo motivo una figura in grado di garantire questa continuità è decisiva per restare competitivi

Competenze dei dipendenti

Nuovi processi richiedono nuove competenze. L’Innovation manager svolge anche il ruolo di guida per i dipendenti per assicurarsi che questi comprendano a pieno come utilizzare i nuovi strumenti e come gestire i processi implementati.



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