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Credito d’Imposta Beni Strumentali

Tipologia di agevolazione: Contributo a fondo perduto

Entità del contributo: Credito d'imposta del 30% per beni materiali

Dimensione impresa: Grande Impresa Media Impresa Piccola Impresa Micro Impresa



Credito d’Imposta Beni Strumentali



Credito d’Imposta Beni Strumentali Materiali – Allegato A: che cos'è?

Il Credito d’Imposta Beni Strumentali è stato promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico per supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali ed immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.

Il Credito d’Imposta Beni Strumentali ha due linee:

  • Credito d’Imposta Beni Strumentali Materiali
  • Credito d’Imposta Software - Beni Strumentali Immateriali, leggi questo bando cliccando qui

Il Credito d’Imposta Beni Strumentali materiali riguarda l’allegato A del Credito d’Imposta, e permette di agevolare l’acquisto o il leasing di beni strumentali alle attività dell’impresa.



Credito d’imposta Beni Strumentali: i beneficiari

Possono beneficiare del Credito d’Imposta Beni Strumentali tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato che investono in beni strumentali nuovi, sia in ottica industria 4.0 (chiamati “beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati”) sia non (chiamati “altri beni strumentali materiali”).



Credito d’imposta Beni Strumentali: quali beni strumentali sono agevolabili?

Grazie al Credito d’Imposta sono agevolabili i beni strumentali, ovvero tutti i macchinari e i beni immateriali (come software) che sono essenziali per l’esercizio dell’attività d’impresa e che sono caratterizzati da un medio/lungo periodo di utilizzo. I Beni strumentali possono essere Materiali (interessati da questo credito d’imposta) e Immateriali (leggi qui il Credito d’Imposta Software – Beni Immateriali).

Esistono due tipologie di Beni Strumentali materiali che possono essere agevolati dal Credito d’Imposta Beni Strumentali:

  • Beni strumentali tecnologicamente avanzati, in ottica “Industria 4.0”
  • Beni strumentali non 4.0

Credito d’imposta Beni Strumentali tecnologicamente avanzati: l’interconnessione dei beni strumentali

Per gli investimenti in Beni Strumentali tecnologicamente avanzati, ovvero beni “Industria 4.0” non è sufficiente l’acquisto e la messa in funzione del bene, ma è necessaria l’interconnessione.


Il requisito dell’interconnessione, oltre a dover essere attestato da una perizia tecnica asseverata, viene soddisfatto se sono presenti queste condizioni:

  • il bene oggetto di Credito d’Imposta Beni Strumentali deve avere uno scambio di informazioni con sistemi interni e/o esterni, tramite collegamenti basati su specifiche documentata, disponibili pubblicamente e riconosciute internazionalmente;
  • Il bene oggetto di Credito d’Imposta Beni Strumentali deve essere identificato univocamente, per riconoscere l’origine delle informazioni;

I Beni Materiali in chiave Industria 4.0 possono essere suddivisi in tre macro-categorie, secondo l’Allegato A della legge n. 232/2016:

  • i beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti;
  • i sistemi per l’assicurazione della qualità;
  • i dispositivi per l’iterazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0.

Al fine di ottenere le aliquote riguardanti i beni strumentali 4.0 è necessario che possiedano le cinque caratteristiche obbligatorie e almeno due su tre delle caratteristiche ulteriori previste dalla normativa.


I cinque requisiti obbligatori previsti dalla normativa:

  • controllo per mezzo di CNC e/o PLC;
  • interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program;
  • integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo;
  • interfaccia tra uomo e macchina semplici e intuitive;
  • rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro.

I tre requisiti opzionali previsti dalla normativa, di cui è necessario che il bene possieda almeno due requisiti:

  • sistemi di tele manutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;
  • monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive di processo;
  • caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo.

Il requisito dell’interconnessione, come abbiamo visto, deve essere verificato da una perizia tecnica asseverata, che deve essere aggiornata ogni volta che, durante il periodo di fruizione dell’credito d’imposta, vi sono cambiamenti alla struttura dei sistemi aziendali.

Il credito d’imposta per i beni strumentali 4.0 è ricevibile dall’anno di interconnessione del bene ai sistemi aziendali.


Credito d’imposta Beni Strumentali non 4.0

I beni strumentali non 4.0 sono tutti quei beni che non devono essere interconnessi ai sistemi aziendali. Le aliquote del credito d’imposta sono ridotte per questi beni e la fruizione del credito d’imposta parte dalla messa in funzione dell’impianto.



Credito d’imposta Beni Strumentali: i vantaggi

Il Credito d’imposta Beni Strumentali Materiali permette di agevolare l’acquisto o il leasing di beni strumentali materiali a differenti condizioni, in base alla tipologia di bene e all’anno di acquisto del bene.


Credito d’Imposta Beni Strumentali Tecnologicamente Avanzati Industria 4.0

Anno 2021

  • 50% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 30% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
  • 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

Anno 2022

  • 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
  • 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

Dal 2023 al 2025

  • 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
  • 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

Il Credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2026, a condizione che entro il 31 dicembre 2025 sia avvenuto il pagamento di un acconto del 20% del costo del bene e che l’ordine di acquisto sia stato accettato dal venditore.

Tutti i beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati sono descritti nel documento “Allegato A” del Credito d’Imposta Beni strumentali, leggilo qui.


Credito d’Imposta Beni Strumentali non 4.0

Tutti i beni diversi da quelli ricompresi nel citato allegato A possono essere agevolati fino al 31 dicembre 2022:

  • 2021: 10% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.
  • 2022: 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.

Il Credito d’Imposta Beni Strumentali per tutti i beni non tecnologicamente avanzati può essere esteso fino al 30 giugno 2023, a condizione che entro il 31 dicembre 2022 sia stato accettato l’ordine dal venditore e sia stato pagato un acconto di almeno 20% del costo del bene.



Credito d’imposta Beni Strumentali: riassunto delle aliquote

Ecco un riassunto delle aliquote del Credito d’Imposta Beni Strumentali:


Annualità Aliquote per Beni Strumentali Tecnologicamente Avanzati – Allegato A Aliquote per Beni Strumentali non 4.0
2021 50% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro 10% per investimenti fino a 2 milioni di euro
2022 40% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro 6% per investimenti fino a 2 milioni di euro
2023 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro Non più disponibile
2024 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro Non più disponibile
2025 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro Non più disponibile


Perizia asseverata per il Credito d’imposta Beni Strumentali

Per tutti i beni strumentali tecnologicamente avanzati dal costo superiore a 300.000 euro è necessario che l’impresa richiedente produca una perizia tecnica asseverata, rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale (iscritti nei rispettivi albi professionali).

Se la perizia asseverata non è obbligatoria, perché produrla comunque?

Consigliamo sempre di avere la perizia asseverata per qualunque bene strumentale, per avere la certezza che alla verifica di conformità il credito d’imposta non venga revocato.

È fondamentale che il perito effettuante la perizia asseverata sia un soggetto super-partes, rispetto sia ai produttori e/o fornitori dei beni acquistati sia rispetto all’azienda richiedente il credito d’imposta.



Credito d’imposta Beni Strumentali: come ottenerlo

Per ottenere il Credito d’Imposta Beni Strumentali è necessario preparare perizia asseverata, comunemente definito “Dossier Crediti d’Imposta Beni Strumentali”, che permette di certificare l’agevolabilità del bene:

  • descrizione tecnica del bene per il quale si intende beneficiare dell’agevolazione che ne dimostri, in particolare, l’inclusione in una delle categorie definite nell’alleato A, con indicazione del costo del bene e dei suoi componenti accessori;
  • descrizione delle caratteristiche di cui sono dotati i beni strumentali per soddisfare i requisiti obbligatori;
  • verifica dei requisiti di interconnessione;
  • descrizione delle modalità in grado di dimostrare l’interconnessione della macchina/impianto al sistema di gestione della produzione e/o alla rete di fornitura;
  • rappresentazione dei flussi di materiali e/o materie prime e semilavorati e informazioni che vanno a definire l’integrazione della macchina/impianto nel sistema produttivo dell’utilizzatore (allo scopo, si potranno utilizzare opportune metodologie di rappresentazione, quali, ad esempio, schemi a blocchi, diagrammi di flusso, risultati di simulazioni, ecc.).

Il Credito d’Imposta è un contributo automatico, che può essere utilizzato esclusivamente in compensazione a partire dall’anno di imposta seguente a quello dell’anno di entrata in funzione del bene, in tre quote annuali di pari importo.

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